La chirurgia ricostruttiva è una branca della chirurgia plastica. La sua finalità primaria è quella di correggere anche le malformazioni congenite; queste ultime rappresentano quelle anomalie della forma o della struttura di una parte del corpo che si presentano già nel momento della fecondazione, quando venendo a contatto gli spermatozoi con l'ovulo, si formala prima cellula.

Solitamente hanno una frequenza numerica minima; (ad esempio un solo caso su 300 nuovi nati è affetto da cardiopatie) e l'estensione di tali anomalie risulta estesa in maniera eterogenea, sia per quanto concerne la gravità che l'eziologia. La diagnosi di una patologia è possibile riscontrarla già prima della nascita (vedi sindrome di down), o immediatamente dopo (come ad esempio i difetti dell'udito).

Le cause delle malformazioni congenite sono di natura genetica e ambientale; è stato calcolato che il 10% di tali patologie deriva da problematiche genico-cromosomiche; un altro 10% è dovuto, invece, da fattori esogeni e il restante 80% è causato da fattori concomitanti. Le malformazioni congenite negli ultimi anni hanno assunto un ruolo di primaria importanza in campo socio-sanitario, rappresentando un problema di salute pubblica ad alto impatto sociale, poiché, grazie agli stupefacenti progressi della scienza degli ultimi anni, è stato possibile trovare soluzioni soddisfacenti per altre tipologie di malattie (come ad esempio quelle di natura infettiva), mentre le patologie congenite, avendo cause genetiche per lo più ancora sconosciute, risultano un territorio ancora vasto da esplorare.