Il più comune inestetismo degli uomini è la calvizie, dovuta alla caduta dei capelli: con il tempo la calvizie si estende, e la cute perde i bulbi dai quali dovrebbero ricrescere i capelli. Le cause che portano la calvizie sono varie e piuttosto comuni (stress, ereditarietà, fumo o inquinamento). La ricerca scientifica ha cercato nuove e definitive soluzioni a questo problema, spesso causato da malattie cutanee, considerando la mancata copertura dei capelli a una zona sempre esposta al sole come la testa. L'unico modo per affrontare il problema e risolverlo definitivamente è l'autotrapianto.

Il vantaggio di questo trattamento è l'ottimo risultato estetico che si ottiene, ma anche la crescita “a vita” di tutti i capelli trapiantati, senza più bisogno di cure. All'inizio dell'intervento sono prelevate piccole unità follicolari (composte da 3 o 4 capelli ciascuna), asportando una millimetrica parte del cuoio capelluto inclinato (per non rovinare o danneggiare il bulbo, anch'esso inclinato); i microfori creati nell'asportazione si cicatrizzano senza lasciare alcuna traccia visibile, rendendo praticamente invisibile il lavoro del medico.

Al prelievo, segue la preparazione della zona in cui sarà effettuato l'innesto, con la creazione di microfori a seconda di come il paziente e il medico hanno stabilito il rinfoltimento e la densità della zona calva. L'autotrapianto avviene con l'introduzione delle unità follicolari prelevate nei microfori preparati per l'innesto: entrambi le unità e i microfori saranno di circa 1 mm, e questo consentirà, quindi, di non lasciare cicatrici e di avere una guarigione quasi immediata. L'intervento ha una durata di circa tre ore, ma non prevede ricovero.